PNRR E COMUNE
Il Comune di Ancona ha deciso di cogliere tutte le occasioni offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
È oggi candidata al finanziamento di progettualità per scuole, asili nido, mense scolastiche e palestre, parchi cittadini, efficientamento energetico del teatro e delle sale per spettacoli, interventi per il sociale.
Alcune risorse sono già state assegnate e dunque sono già partire progettazioni e realizzazioni.
È questa, la nuova fase del Piano strategico di Ancona che vedrà realizzati i progetti entro il 2026. Essi si ricongiungono a quelli già in corso per il progetto ITI Waterfront e per il progetto del Bando Periferie e del Bando AUD (cerniera mare terra).
Sono già destinati al comune di Ancona risorse che insistono sui seguenti programmi:
• RIQUALIFICAZIONE URBANA – 5 progetti per 20 milioni di euro (Mercato delle Erbe, Palaveneto, Biblioteca Benincasa, Mole e Pinacoteca).
Tutte le progettazioni sono già avviate.
• MOBILITÀ SOSTENIBILE – 1,5 milioni di euro per la realizzazione di almeno 6 km di piste ciclabili (destinati ad Antico Sentiero del Borghetto e Ciclabile e percorso pedonale Passo Varano-Montedago).
• RINNOVO DEL PARCO BUS – 3,8 milioni di euro che si aggiungono alle dotazioni disponibili per l’acquisto di Bus elettrici o a
idrogeno da inserire nel circuito cittadino.
I PROGETTI DELLA RIQUALIFICAZIONE URBANA
Mole Vanvitelliana (2,9 milioni di euro) è sia oggetto di un imponente cantiere per l’ala nuova, sia monumento in grande crescita come polo culturale di rilievo nazionale. La crescita della Mole è la ragione della scelta di migliorare la funzionalità degli spazi in arrivo, adeguarne le destinazioni e infrastrutturarle con particolare attenzione all’accessibilità e alle rifiniture. Spazio per spettacoli dal vivo; spazio per accoglienza e relazione tra le persone; spazio per formazione e produzione di contenuti culturali; servizi adeguati al tempo contemporaneo; una riflessione sul rapporto tra monumento e ambiente.
Palazzo Mengoni-Ferretti è la sede della Biblioteca Comunale di Ancona (7,2 milioni di euro di cui 2,6 milioni già previsti nel Piano delle Opere Pubbliche del Comune) cioè la rifunzionalizzazione dell’edificio in chiave culturale, oltre che monumentale, come sede della Biblioteca.
Palazzo Bosdari, sede della Pinacoteca Comunale (900.ooo euro), con l’intervento previsto per gli impianti nell’edificio storico si propone come spazio di crescita della comunità, di aggregazione e come grande attrattore turistico, in linea con il Piano Regionale del Turismo. Infatti, la collezione della Pinacoteca è la principale lungo la costa Adriatica dal Veneto a Bari e ha un ruolo identitario decisivo per l’intero territorio.
Gli interventi previsti, dopo l’ampliamento su Palazzo Bonomini, rigenerano l’edificio più antico del Museo, Palazzo Bosdari, mettendolo nelle condizioni di diventare uno dei principali centri espositivi per la pittura antica dell’intero Adriatico, con una forte ricaduta turistica, coerente con le progettualità messe in campo dall’Amministrazione.
Il Mercato delle Erbe (5,3 milioni i euro) sito incastonato in un ambito urbano densamente popolato e che ha dunque la necessità di riguadagnare funzione, decoro e ruolo. La sua destinazione originaria viene preservata, così come il suo essere spazio di bellezza di per sé e struttura dall’alta valenza storica (fu costruito con il metallo delle navi austriache dopo la Prima Guerra Mondiale, dagli operai del cantiere dorico). La funzione economica (la possibilità di vivere gli spazi del mercato tutto il giorno) si sposa con la valenza simbolica e la rigenerazione si rifletterà su tutto il quartiere,
rendendo lo spazio aperto e chiuso del Mercato un hub di grande potenzialità.
Palaveneto (6 milioni di euro) una struttura che per decenni è stato luogo di crescita, incontro e socialità, oltre che di attività sportiva, incastonato nel mezzo di un quartiere ad alta densità abitativa e che ha la capacità non solo di rigenerarsi, ma di rigenerare l’intera area urbana, assumendo su di sé l’incarico di restituire fiducia e ruolo pubblico. La struttura, inoltre, sarà di supporto supporto a tutte le scuole dislocate nella zona.
PIANO SAN LAZZARO
l Comune di Ancona dà gambe al progetto per la riqualificazione di piazza d’Armi, frutto di un concorso internazionale di progettazione bandito a maggio 2019.
Aggiudicatosi le risorse del bando Italia City Branding 2020, il Comune di Ancona ha finanziato la progettazione definitiva ed esecutiva
Il progetto del piano, insieme all’ex mattatoio di Vallemiano e del quartierino ex Iacp è stato dichiarato ammissibile ai finanziamenti del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua) istituito dal ministero delle Infrastrutture con i ministeri dell’Economia e della Cultura.
E che tuttavia ancora non è stato finanziato.
Il Comune è comunque già partito e la realizzazione del primo stralcio del mercato sarà realizzata nel 2023
Per piazza d’Armi, gli architetti del “Cinque A”, vincitori del concorso di progettazione hanno previsto una sistemazione che ha come obiettivo cardine la volontà di dare carattere ad uno spazio oggi percepito come un vuoto frammentato e privo di identità architettonica.
Spiegano i progettisti «La strategia generale è stata quella di dare ordine all’area attraverso l’introduzione di un elemento architettonico, capace di riqualificare, non solo la piazza, ma un’intera zona della città che riveste, da anni, un ruolo fondamentale nella vita e nell’economia di Ancona.
L’elemento principale che domina lo spazio è costituito dall’ampio tetto in grecata metallica che caratterizza i due corpi di fabbrica.
La piazza sarà uno spazio flessibile, facilmente raggiungibile e capace di ospitare molteplici funzioni. L’arredo urbano è legato alle aree verdi grazie a un sistema di alberature e panche circolari disposte in maniera uniforme all’interno del lotto.
Un sistema di illuminazione a Led consentirà di illuminare la piazza anche durante le ore notturne, garantendo la sicurezza e l’utilizzo in qualsiasi momento.